I numerosi mulini presenti nel territorio di Palazzo Adriano e in genere in Sicilia sono a ruota orizzontale. Si tratta di piccole costruzioni, riconoscibili soprattutto dalla botte di carico (vutti), una torretta contenente un canale ad imbuto, che sovrasta per circa 6m il mulino a cui è addossata. Il tipo di mulino a ruota orizzontale è più rudimentale rispetto a quello a ruota verticale, poiché la ruota, mossa dall’acqua, trasmette il movimento all’albero motore e alla macina direttamente, senza bisogno di ingranaggi. Tuttavia, nel caso siciliano, dove i corsi d’acqua sono soggetti a periodi di secca, esso rappresenta un esempio di adattamento all’ambiente. Infatti una vasca costruita sul torrente, grazie ad una chiusa, garantisce la portata d’acqua. Il movimento della ruota è prodotto dall’acqua che, giunta alla botte di carico attraverso un canale di adduzione (saia), precipita nel canale ad imbuto, passa a pressione nella cannedda e colpisce la ruota, posta nel locale cantinato del mulino (arraffu). Il movimento attraverso l’albero motore si trasmette direttamente, nel locale soprastante, alla macina mobile che, ruotando sopra la macina fissa più pesante, produce la molitura del grano.
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