Vicari

CENNI STORICI:  L’origine di Vicari si fa risalire tra il VII ed il IX secolo, durante la dominazione musulmana. Fazello attribuisce la fodazione della città e del castello a Chiaramonte III o di Chiaramente II. Non è da escludere che lo stessa città sia stata antropizzata molti secoli prima. LO dimostrano alcuni reperti che sono stati trovati durante gli scavi eseguiti all’interno del castello. Dopo i Chiaramente la città fu venduta ai Valguarnera , che nel 1408 la vendette a Gilberto Talamanca, che due anni dopo la alienò a Federico Ventimiglia. E poi ancora fu posseduta dagli Agliata, Squillaci. Con i primi dell’800, si conclude la dinastia dei Bosco – Bonanno, che per quasi due secoli avevano retto l’abitato di Vicari elevandolo a Contea.

SUPERFICIE: Kmq 85,74

DISTANZA DAL CAPOLUOGO: Km 50

ABITANTI: 3.200 (Vicaresi)

MUNICIPIO: P. Municipio; Tel 0918216020, Fax 0918216090;

 

MONUMENTI A VICARI

  • Il Castello, per cui Vicari è comunemente noto si erge su un’alta rocca a circa 700 m.s.m l. e si estende su una superficie di mq. 8.037. Molti studiosi fanno risalire l’origine del maniero alla dominazione araba; il Salinas, tuttavia ritiene che esso sia stato ricostruito sull’impianto romano già esistente. Particolare interesse destano alcune mura merlate e le due torri dell’estremità nord, legate insieme da un muro non aggregato. Qui si trova la “porta fausa”. Per la quale si scendeva tramite una scaletta nella parte dello strapiombo della rocca. L’altra torre, quella più occidentale, è aperta nella parte superiore verso l’interno del castello ed ha feritoie di accesso. Il castello assunse particolare   importanza nel medioevo, proprio per la sua posizione strategica. Nel 1390 venne restaurato da Manfredi Chiaramonte.
  • Chiesa di S. Maria Boikos
    Fu costruita dai Basiliani, i quali si stabilirono nei pressi del Castello; è ritenuta una delle più antiche chiese della Sicilia secondo quanto attestato dal Diploma greco del Conte Ruggero, del 1098; annesso alla chiesa si trova il Monastero.
  • Chiesa Madre, costruita intorno al I 200 e dedicata a S. Giorgio, nel 1533 venne ampliata ad opera di Don Vincenzo del bosco. Conte di Vicari. Il tempio che presenta in facciata i caratteri del Manierismo, conserva opere d’arte di notevole rilievo: una tela di Pietro Novelli raffigurante Santa Rosalia in estasi; in una delle cappelle laterali, l’Immacolata opera attribuita a Vincenzo La Barbera, con autoritratto dell’autore XVIII sec.; una “Vergine con il Bambino “ di scuola gaginiana del 1500, come lo è un tabernacolo. La chiesa possiede un’ urna cineraria circolare di età imperiale romana ed un corredo sacro di grande fattura.
  • La Chiesa di S. Marco
    Edificata in torno al 1500, presenta una sola navata ed all ‘esterno, dal lato nord, un porticato. Essa presenta, ben evidenti sia in facciata che nel suo interno i caratteri tipici del barocco siciliano. Di particolare pregio sono le statue lignee policrome delle sue cappelle; una di queste rappresenta S. Marco Evangelista ed un’altra raffigura San Giovanni Battista, entrambe della metà del Cinquecento. Altre importanti opere artistiche presenti sono le statue di San Biagio, di Santa Rosalia e della Vergine Immacolata e un quadro raffigurante la Vergine Santissima e San Marco Evangelista.
  • Chiesa di S. Francesco
    La chiesa ed il convento furono costruiti intorno al 1570 a contribuzione pubblica; la Chiesa è a croce latina con tre navate. Nel I 866 l’ordine monastico fu abolito e i beni del convento e il fabbricato stesso furono requisiti dal demanio comunale.
  • Chiesa di S. Vito
    Le prime notizie su questa chiesa risalgono alla seconda metà del Cinquecento. Sin dalla sua edificazione è stata sede della Confraternita del Crocifisso, oggi sotto il titolo del Santo Abitino di Maria Santissima Addolorata. Essa presenta tre navate -una centrale e due laterali- iii cui sono accolte alcune opere artistiche di pregio come il “gruppo ligneo della Sacra Famiglia XVIII sec. , la statua dell’Addolorata di fattura ottocentesca, opera del Bagnasco, il Crocefisso, ed una satana lignea policroma di San Vito del Cinquecento.
  • Chiesa della Madonna delle Grazie XVI sec. Di piccole dimensioni. ha una sola navata; al suo interno particolare importanza artistica rivestono le statue di San Domenico (in marmo bianco, opera dello scultore Jacobus Tarsia di Napoli, il San Michele Arcangelo (della fine del XVII), il Crocefisso (di fattura tardo-rinascimentale), e la statua della Madonna delle Grazie attribuibile al Bagnasco.
  • La Cuba
  • Quartiere terravecchia

 

FESTE E TRADIZIONI POPOLARI A VICARI

  • Festa del mandorlo in fiore
  • Festa di S. Michele – Festa di S. Rosalia Festività Pasquali
  • Festa Santa Lucia (13 dicembre)
  • “La vecchia strina” (natale)
  •  Fiera del Bestiame (24-25 settembre)